Bellissima serata quella di mercoledì 12 giugno presso la Parrocchia di Quartirolo. Le associazioni Venite alla Festa e La Festa hanno infatti promosso un evento sul tema del "fast fashion" ossia l'abbigliamento che per qualità, filiera e condizioni di lavoro delle persone impiegate, può essere definito l'insostenibile.
Per capire meglio il problema e iniziare a conoscere le alternative, abbiamo invitato il gruppo Carpi 2030, che da qualche anno si impegna a indagare tutti gli argomenti legati alla sostenibilità e a sensibilizzare la cittadinanza. Alice, Francesco e Serena, di Carpi 2030 ci hanno parlato del problema del fast fashion in termini sociali e ambientali, citando anche alcune precedenti iniziative da loro organizzate.
Inoltre, grazie alla presenza della docente Silvia Barletta abbiamo conosciuto meglio un progetto del corso Moda dell'istituto Vallauri di Carpi, una sfilata di abiti e accessori forniti da Recuperandia e "reinventati” dagli studenti e studentesse, che hanno anche indossato le loro creazioni.
C'è stata anche l’occasione, grazie all’intervento di Roberto Zanoli che ne è stato l’artefice assieme a Porta Aperta, per ricordare il ruolo di Recuperandia, centro del recupero di oggetti, abbigliamento, libri e tanto altro, quale luogo in cui recuperare oggetti e relazioni.
Alla serata hanno partecipato inoltre Eleonora Ripa di Vestocircolare, una piccola realtà di Carpi che produce capi di abbigliamento unici per qualità e rifiniture, e Barbara Montanari di Sartorie Leggere. Il suo laboratorio è un luogo inclusivo in cui persone disabili possono lavorare e contribuire a creare i capi in vendita. Entrambe ci hanno parlato non solo delle caratteristiche dei loro prodotti ma anche della loro storia e di come hanno creato la loro attività.
Era presente anche la Bottega del Sole di Carpi, che vende accessori provenienti da progetti del commercio equo e solidale.
Grande successo ha riscosso lo swap party, curato da un gruppo di ragazze e ragazzi. Uno swap party è un momento in cui è possibile scambiare abiti e accessori in buone condizioni, promuovendo così il riutilizzo. Tante persone di tutte le età si sono presentate portando i propri vestiti da donare e hanno girato per i tavoli per scegliere altre cose da portare a casa, tra chiacchiere e risate.