Lunedì 16 maggio si è tenuta l'assemblea sociale, con presentazione e discussione del bilancio 2021.

Il bilancio, illustrato da Patrizia Rustichelli e Marco Bulgarelli, è stato approvato all'unanimità. Dal suo esame sono emersi alcuni aspetti interessanti, come ad esempio che numero dei soci è un pochino calato negli ultimi anni ma la spesa media pro capite è aumentata, attestandosi a circa 700 euro nel 2021. Abbiamo inoltre a disposizione alcuni fondi da destinare ad attività culturali e  di formazione e informazione rivolte ai Soci e ai simpatizzanti esterni. Sono quindi gradite le idee e le proposte in merito!

In seguito alla discussione sul bilancio, Irene Lamma ha illustrato l'attività del Distretto di Economia Solidale di Modena, di cui è vice presidente dallo scorso anno. In particolare ha iniziato a introdurre il tema dei Patti di Co-energia, un percorso di relazioni tra Gas e aziende all'insegna della massima trasparenza e del sostegno reciproco. Per ora i patti proposti sono, in tema alimentare, "Adesso Pasta", "Adesso grana" e "La buona terra", oltre a convenzioni con Dolomiti Energia e Cooperativa È nostra per la fornitura di energia da fonti rinnovabili.

Questo è un argomento che vogliamo senz'altro approfondire dedicandogli un momento specifico. Qui intanto il link per chi volesse già dare un'occhiata. https://www.co-energia.org/cosa-facciamo/alimentazione.html

Irene ha anche illustrato quattro proposte di legge di iniziativa popolare per le quali il DES sta raccogliendo firme. Riguardano i temi di acqua, aria, rifiuti, energia e uso del suolo. Qui il sito per ulteriori informazioni https://4leggi.emilia-romagna.it/

Irene (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) resta a disposizione per altre informazioni e chiarimenti sui patti e sulle quattro proposte di legge.

Ci siamo poi spostati all'aperto verso i tavoli apparecchiati per la cena. Grazie all'aiuto del team di cuochi e cuoche di Quartirolo, siamo riusciti a proporre una cena con alcuni dei nostri prodotti. Il menù prevedeva: pasta con pancetta e con gli asparagi di Gasperi; arrosto di maiale di Rossi, farcito con frittata e spinaci accompagnato da verdure estive; mousse al pistacchio con fragole di Gasperi. Il vino era un assortimento proveniente dal nostro magazzino.

Per la cena abbiamo avuto la possibilità di incontrare di persona ben tre produttori, che avevamo appositamente invitato.

Abbiamo chiesto di intervenire per primo a Marco Osti, arrivato da Spormaggiore in Trentino con la moglie Graziella.

Marco ci ha brevemente raccontato la storia della sua azienda, di cui ha voluto sottolineare che la cosa più importante che produce è la biodiversità, non tanto le mele, le pere o le noci. L'azienda si trova infatti vicino a grandi appezzamenti monocolturali (di grandi marche che si vedono in tv) nei quali sono spesso usati moltissimi trattamenti chimici, per garantire la fertilità del suolo e la produttività. Della sua terra di 12 ettari, 7 sono destinati alla produzione e il resto è lasciato a bosco, in modo da fornire sempre un habitat a varie specie animali a partire dalle api, di cui ha sottolineato l'importanza.

Questa parte non produttiva è stata riconosciuta come  oasi WWf nel 2016. C'è anche un agriturismo gestito dalla coppia, con percorsi natura e tanti spazi verdi.

Dopo Marco, la parola è inevitabilmente passata, parlando di api, a Katia Verratti, de La Casa delle Rondini. Abbiamo iniziato a conoscere i prodotti di Katia e Cristiano Reggiani con il nome di quest'ultimo e forse ancora nei nostri ordini appaiono così; da qualche tempo però la nuova ragione sociale è appunto La Casa delle Rondini.

Katia e Cristiano producono miele e prodotti affini. Katia ha confermato le difficoltà che le api stanno affrontando negli ultimi anni, dicendo che sono in parte dovute ai prodotti chimici utilizzati in agricoltura e in parte forse ormai più preponderante, ai cambiamenti climatici.

Katia ha raccontato del nomadismo che loro praticano per sistemare le arnie dove le api possano sempre avere a disposizione fioriture adeguate, in particolare fino in Appennino modenese e reggiano. Ci ha anche detto che esiste una banca dati apistica a cui tutti gli apicultori devono registrarsi indicando gli spostamenti fatti, il numero di arnie e di api, uno strumento di conoscenza importante per questo settore.

Poi è stata la volta di Debora Calzolari, del Caseificio Quattro Madonne di Lesignana, presente alla cena insieme alla collega Nicoletta Del Medico.

Debora ci ha dato qualche informazione sull'azienda, che è in attività dal 1967 e attualmente possiede cinque caseifici tra modenese e reggiano e otto punti vendita. La produzione va dal Parmigiano convenzionale, al biologico, al montagna, al vacche rosse al vacche brune. Anche nelle stagionature c'è davvero l'imbarazzo della scelta: si arriva infatti fino a quella da 80 mesi, da lei stessa definita come "formaggio da meditazione".

Quattro Madonne produce circa centomila forme di Parmigiano Reggiano all'anno, con attenzione crescente all'ambiente e all'efficienza energetica. Viene infatti recuperata gran parte del calore utilizzato nel ciclo produttivo così come, tramite un impianto di filtrazione, viene riutilizzata l'acqua nelle 8 vasche aziendali. Sono inoltre presenti impianti fotovoltaici sui caseifici.

Noi siamo forse il Gas più vicino a loro, tanto da poterci permettere di organizzare le consegne di formaggio con bici cargo, ma non siamo l'unico. Servono infatti altri Gas in altre regioni, segno di qualità consolidata.

L'incontro e la conoscenza diretta e personale coi produttori è da sempre un pilastro fondamentale per la nostra associazione. Da questa serata siamo usciti con tante idee per visite presso di loro e per argomenti da approfondire meglio. 

Grazie a tutti e a tutte per la calorosa partecipazione!